José Parlá (nato nel 1973) ha ricevuto il plauso della critica per la particolarità delle sue opere, che si trovano al confine tra l'astrazione e la calligrafia. Attraverso strati di pittura il suo lavoro evoca storie di ambienti urbani; José Parla è un documentarista della vita cittadina. In Medias Res si concentra sul corpo del lavoro di Parlá che deriva dalle sue esperienze di vita e di viaggio in diversi paesi: Puerto Rico, il Sud della Florida, gli Stati Uniti e l’America Centrale e più recentemente l’Europa e l’Asia. Parlá è stato recentemente incaricato dal Barclays Center di Brooklyn (gennaio 2013) e la Brooklyn Academy of Music (Settembre 2012), oltre ad aver tenuto mostre personali a Haunch of Venison (Londra, UK) e la galleria Yuka Tsuruno (Tokyo, Giappone). Nel 2013 un'opera di Parlá è stata aggiunta alla collezione del British Museum, (London, UK). José Parlá vive e lavora a Brooklyn, New York.

José Parlá (nato nel 1973) ha riscosso un ampio consenso di critica per le sue opere sospese tra astrazione e arte calligrafica. La sua cifra stilistica è caratterizzata dalla sovrapposizione di strati di pittura, disegni e storie che evocano contesti urbani. Proprio per questo Parlá è definito un documentarista della vita cittadina. In Medias Res, la seconda mostra personale di Parlá alla Bryce Wolkowitz Gallery di New York ha aperto a Chelsea nel 2014. Nel 2012 l’11° Biennale dell'Avana ha selezionato ed esposto il progetto The Wrinkles of the City: Havana, Cuba, una collaborazione tra Parlá e l’artista francese JR. Quest’ultimo progetto è stato esposto nel 2013 al Bryce Wolkowitz Gallery. Nel 2014 Parlá ha ricevuto l’incarico di creare un dipinto murale lungo 30 metri intitolato ONE: Union of the Senses per l'ingresso del One World Trade Center.

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