L’attesa monografia del fotografo americano Julian Wasser presenta una straordinaria collezione di immagini realizzate a Los Angeles. Alcuni scatti sono molto noti, come la fotografia di Joan Didion appoggiata su una Corvette Stingray a Hollywood nel 1968 o Marcel Duchamp mentre gioca a scacchi nel 1963 durante una sua mostra a Pasadena. Ma molti altri come Barbara Hershey e David Carrodine a letto nella loro casa di Laurel Canyon (1972), o Jack Nicholson e Angelica Huston a casa di Nicholson in Mulholland Drive (1974) iniziano a dipingere un quadro di Hollywood molto privato degli anni '60 e '70, quando il concetto di privacy era possibile e la cultura della celebrità non aveva ancora consumato società.

Julian Wasser (1938-2023) ha iniziato la sua carriera giornalistica alla Associated Press a Washington DC a soli 14 anni mentre era ancora un liceale. Per il Washington Post si trasferì da freelance come fotografo di cronaca criminale. Dopo aver prestato servizio militare nella Marina degli Stati Uniti su una portaerei nel Pacifico, si stabilisce a Hollywood in California e lavora come fotografo per Time Magazine, coprendo le zone di Hollywood e della West Coast. Negli anni del movimento hippy fotografa la scena della pop art, l’Omicidio Manson, le suggestioni musicali legate al surf, alla disco e al rock n roll. Erano i giorni di Martin Luther King, John F. Kennedy e Ronald Reagan, quando la California meridionale era al centro della cultura pop.

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