Le fotografie raccolte nel libro 'The Hungry Years' sono state realizzate da Jack Pierson negli anni '80 e pubblicate per la prima volta nel 1990 guadagnando immediatamente un unanime consenso da parte della critica. La carriera di Pierson inizia negli anni dell'emergenza sanitaria legata al diffondersi dell'AIDS, cosa che probabilmente ha influenzato i suoi scatti spesso contraddistinti da atmosfere introspettive e malinconiche. Ciononostante nelle fotografie di Pierson è possibile ritrovarvi anche elementi che gettano sull'intera composizione un’ostentata intimità ammiccante. L'intero lavoro di Jack Pierson è intrinsecamente autobiografico e spesso nelle sue fotografie ritrae amici e conoscenti a cui chiedeva di prestarsi come modelli.

Da oltre vent’anni l’artista newyorchese Jack Pierson utilizza i linguaggi visivi di fotografia, pittura, scultura e disegno per esaminare gli aspetti intimi ed emotivi della vita quotidiana. Guadagnandosi rispetto assieme a un gruppo di fotografi noti come la Scuola di Boston, Pierson esplora la costruzione culturale dell’identità, tra cui il modo in cui vediamo e come gli altri ci vedono. A Pierson sono state dedicate numerose mostre monografiche recentemente, e le sue opere appaiono nelle collezioni del Metropolitan Museum of Art, Whitney Museum of American Art, Solomon R. Guggenheim Museum, Museum of Contemporary Art, Los Angeles e San Francisco Museum of Modern Art, tra altri musei del mondo intero.

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