Con questa sua prima monografia, Jessica Antola ci trasporta nelle vibranti atmosfere dell'Africa sub-sahariana. In un viaggio che si snoda attraverso Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Ghana, Etiopia, Senegal e Togo, Jessica Antola cattura lo stile distintivo e la bellezza della vita nei villaggi rurali, nelle grandi città e lungo le remote strade che li collegano. L'obiettivo della fotografa cattura una varietà di situazioni: due uomini in motocicletta con abiti dall'elaborato disegno tribale, danzatori mascherati invocano spiriti dall'aldilà, le tinte ocra della terra si mescolano alla lussureggiante giungla tropicale, una giovane ragazza alla guida della sua barca con una vela composta da un patchwork di tessuti diversi, e, ancora, un re Kumasi che ricoperto di gioelli in oro esegue la danza della guerra. Con 'Circadian Landscape' la fotografa attira l'attenzione dell'osservatore sulla sorprendente capacità dell'uomo di definirsi e ridefinirsi continuamente attraverso la molteplicità di abiti, rituali e gestualità.

Jessica Antola nasce e cresce a Los Angeles, in California. Si laurea in arte e fotografia alla Cornell University e all’Art Center College of Design. La carriera fotografica di Antola inizia negli anni in cui vive a Parigi, dove scatta ritratti, moda e storie di moda internazionali per W, Madame Figaro, T: The New York Times Style Magazine, Vanity Fair e Condé Nast Traveler, tra gli altri. Da oltre vent’anni i viaggi di Antola influenzano e ispirano il suo lavoro– dalla Papua occidentale all’Antartide, dal Tibet al Myanmar, fino all’ Africa Subsahariana, il focus di questa monografia. Le opere di Antola sono state oggetto di mostre monografiche e collettive nel mondo intero. Vive a Brooklyn, New York.

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